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Villacidro offre anche paesaggi fortemente emozionanti, spunti per rilassanti e salutari passeggiate nella natura, anche senza allontanarsi troppo dall’abitato.
Villacidro offre anche paesaggi fortemente emozionanti, spunti per rilassanti e salutari passeggiate nella natura, anche senza allontanarsi troppo dall’abitato.
Il piazzale Giarranas, citato più volte nei romanzi dello scrittore Giuseppe Dessì, è noto per le imponenti guglie granitiche chiamate Is Campanas de Sisinni Contu, ovvero le campane di Sisinnio Contu.
La casa, che si distingueva per la sua sobria eleganza ed era considerata una delle più belle del paese, venne acquistata dalla famiglia Dessì dal senatore Loru.
La casa fu fatta costruire da Giuseppe Todde, affermato economista e professore universitario, nato a Villacidro nel 1829 e morto nel 1897.
La più imponente del massiccio del Linas, nonché la più alta della Sardegna con i suoi 72 metri di altezza, è la cascata di Muru Mannu.
Una delle più suggestive cascate del Linas è sicuramente la cascata di Piscina Irgas.
Immersa in uno scenario di rocce granitiche rosa e grigie tra le selvagge montagne che le fanno da corona, questa cascata ha ricevuto nel tempo l’omaggio di viaggiatori e turisti d’eccezione, tra i quali Gabriele D’Annunzio.
Questa chiesetta, immersa nel verde della pineta che sovrasta la parte alta del centro abitato, è dedicata alla Vergine del Carmelo e venne edificata nel XVII secolo.
La Chiesa delle Anime Purganti, insieme alla Chiesa di Santa Barbara e alla Chiesa di Nostra Signora del Rosario, forma la triade di chiese che si affacciano nella piazza principale del paese.
L’Oratorio di Nostra Signora del Rosario fu edificato con ogni probabilità agli inizi del Seicento quando si costituì l’omonima confraternita. L’impianto iniziale dell’edificio, infatti, è ancora visibile nella facciata in stile gotico-catalano.
L’edificazione di questa chiesetta dedicata a San Giuseppe artigiano, patrono dei falegnami, avvenne per volontà di un signorotto spagnolo, di nome Lucifero Piras, che la fece costruire nel 1744 all’interno di una sua proprietà terriera.
La piccola chiesa di campagna, dedicata a S. Pietro pescatore, è rimasta nei secoli l’unica testimonianza dell’antica e ormai scomparsa villa di Leni, un piccolo villaggio di agricoltori che sorgeva lungo le sponde del rio omonimo.
I numerosi reperti archeologici di età nuragica e romana rinvenuti nei dintorni testimoniano però che il sito fu un luogo “magico” e particolarmente adatto alle celebrazioni religiose fin dai tempi più antichi.
La Chiesa di Santa Barbara, con la chiesa delle Anime Purganti e l’oratorio di Nostra Signora del Rosario, forma la triade di chiese che si affacciano nella piazza principale del paese ed è la più antica di Villacidro (sec. XIII).
Legata alla tradizione della produzione dell’acquavite è la fabbrica dei liquori Murgia, da sempre fiore all’occhiello dell’industria villacidrese.
Nel 1700 Villacidro fu scelta come sede per la costruzione di una grande fonderia e questo fu il primo e il più grosso impianto metallurgico su scala industriale della Sardegna.
Edificato nel 1893 nell’antico rione detto “Frontera de sa Mitza”, su disegno dell’ingegnere Enrico Pani, era parte di un progetto più ampio che comprendeva tutta la piazza antistante.
Della miniera di canale Serci rimangono ancora numerose testimonianze di edifici e strutture: la laveria, alcune strutture un tempo usate come alloggi per i minatori, l’edificio della direzione, attualmente ristrutturato ed adibito ad uffici dell'Ente Foreste della Sardegna e numerose gallerie.
L'antico “monte del grano” dal 2003, ospita il "Civico Museo Archeologico Villa Leni”: uno spazio espositivo dove sono raccolti numerosi e originali reperti provenienti dalle località archeologiche più rilevanti della zona.
L’imponente struttura del Mulino Cadoni, adiacente al Lavatoio, ha conservato la sua antica funzione fino agli anni successivi al secondo dopoguerra, ospitando un moderno mulino dove veniva portato il grano per la macinazione.
Il museo d’arte e arredi sacri è stato istituito nel 1998. Esso, ubicato nei locali dell’oratorio dedicato alla Vergine del Rosario, costituisce uno dei pochi esempi di esposizioni permanenti di questo genere in tutta la Sardegna.
Testimonianza della presenza dell’uomo nuragico nel territorio di Villacidro è il nuraghe Narti, che sorge in una delle vallate più fertili della zona, sulle rive dell’omonimo torrente.
Un tempo dimora dei marchesi Brondo, signori di Villacidro dal 1594 al 1694, il Palazzo ha avuto numerose destinazioni e rimaneggiamenti.
Al limitare con il centro abitato, l’area che accoglie attualmente il Parco di Castangias ospitava un tempo un bellissimo bosco di ciliegi, spaccasassi, noci e soprattutto castagni che davano il loro nome alla località.
Uno spettacolo naturale di maestosa bellezza si respira in questo Parco di olivastri millenari, vero tesoro tra le tante ricchezze del patrimonio ambientale di Villacidro.
Località tra le più amate e note di Villacidro, i boschi di Monti Mannu sono spesso metà di passeggiate e scampagnate del fine settimana.
Un’ampia area ai piedi del complesso montuoso del Linas, attraversata dal rio Leni che riversa le sue acque nel vasto bacino artificiale presente a valle.
Situata all’estrema periferia nord del paese, questa piazza, una splendida terrazza panoramica naturale, è uno dei luoghi più belli e amati della cittadina.
La piazza Zampillo è da sempre il cuore della cittadina; in essa confluiscono tutte le strade che scendono dai quartieri alti, che sono quasi abbarbicati alle ripide pendici della montagna, come i settori di un anfiteatro degradante verso la scena.
La piazza Municipio sovrasta dall’alto il cuore del centro storico di Villacidro e da essa si gode una suggestiva immagine della cittadina con i suoi più significativi monumenti.
Una bella e fitta pineta circonda la parte alta di Villacidro e ricopre per intero i versanti del Monte Omo e del Monte Cuccureddu sui quali si adagia la cittadina.
“Sa Potecarìa” è l’antico nome, in lingua sarda, della farmacia. Questo piccolo, singolare museo nasce dalla passione del farmacista Dott. Ignazio Fanni.