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Difficile fare una scelta di brani all’interno delle opere del Dessì, tante e talmente rilevanti le tematiche da lui trattate nelle sue opere.

Scrittore poliedrico e profondo, Dessì racconta di Sardegna, racconta del Continente, parla di confronto e di rapporti tra le due realtà geografiche e per poi calarsi nello specifico isolano.

Nel parlare di Sardegna e di Villacidro, lo scrittore affonda il suo sguardo nei sentimenti più veri, quelli dell’identità, e dell’appartenenza. Da qui, le tante e profonde riflessioni sul legame del Sardo per la sua terra, sul senso del tempo in Sardegna, sui rapporti tra sardi e dominatori, sugli equilibri produttivi ed economici dell’isola, sulle tradizioni, sui luoghi, sulle lotte sociali, sulla guerra, sul cambiamento.

Nella scelta e selezione dei brani si è pensato di dare spazio e visibilità a quei passi della produzione di Giuseppe Dessì che più di altri esprimono in maniera efficace e ampia il suo talento di narratore, il suo pensiero e la sua filosofia dei luoghi. Si è cercato dunque di trovare un equilibrio tra i brani più emblematici, tratti dai romanzi più noti, e quelli meno noti – come la sua produzione saggistica sulla Sardegna - ma altrettanto significativi.

Il percorso di ascolto letterario si snoda così tra i romanzi più conosciuti (Paese d’ombre, Il Disertore, Michele Boschino), quelli meno letti ma altrettanto importanti (l’esordio San Silvano, Introduzione alla vita di Giacomo Scarbo, l’incompiuto La scelta) e alcuni brani recuperati dalla sua produzione saggistica (Un pezzo di luna, Scoperta della Sardegna).

Si è cercato, infine, di offrire una panoramica dei luoghi (fisici e letterari) più cari alll’autore, compresi alcuni passaggi concernenti lo speciale sguardo che Dessì ha sempre mantenuto sulle donne e sugli uomini di Sardegna.