Dettaglio itinerario
Luoghi di Paese d'ombre
È facile lasciarsi guidare dalle pagine scritte e scoprire come le piazze, le strade, le chiese della cittadina, raccontino ancora suggestioni antiche e rievochino le emozioni delle pagine dello scrittore.
“Se tocco l’acqua della Spendula, so di cosa è fatta quell’acqua, se prendo in mano un sasso, ho del sasso una conoscenza che arriva fino alla molecola, all’atomo”
Così scrisse Giuseppe Dessì per descrivere il forte senso di appartenenza che lo legava a Villacidro e ai suoi luoghi. Ed è proprio lo scrittore a regalare a Villacidro la sua più importante guida turistica: il romanzo Paese d’Ombre.
In pieno centro storico il Lavatoio, simbolo di Villacidro:
“Una grande tettoia di stile liberty sorretta da sei colonne di ghisa adorne di ghirigori e di pigne, una decina di vasche con rubinetti e tubi di scarico e il serbatoio simile a quello degli abbeveratoi”
Poco oltre il Lavatoio si raggiunge la Piazza Zampillo che:
“era semplicemente la piazza dei giochi e apparteneva a tutti i ragazzi del paese”
Su di essa si affacciano edifici di rilevanza storica: il Montegranatico, istituzione della Sardegna sabauda, dove si custodivano le scorte di grano, fonte unica e indispensabile per la sopravivenza, da custodire e proteggere anche in caso di alluvioni:
“Presto fu in piazza Cadoni, dove l’acqua stava per raggiungere il piano rialzato dei magazzini del Montegranatico, nei quali era ammassato tutto il grano. Se l’acqua fosse entrata nei magazzini, il danno sarebbe stato enorme.”
Sulla stessa piazza si affacciano la casa Cadoni, il Ponte Ferraris, a pochi metri la parrocchiale Santa Barbara e la piazza di impianto medievale.
Il Ponte Ferraris, realizzato per consentire il passaggio agli abitanti del paese da una sponda all’altra del Rio Fluminera che ancora oggi, nonostante sia coperto, continua scrosciante ad attraversare il paese.
Dalla piazza Zampillo, percorrendo la suggestiva via Tuveri che conserva ancora l’antico acciottolato, si sale verso il rione Castangias, situato ai piedi del Monte Cuccureddu
“la parte più antica del paese: piccole case di pietra e piccoli cortili irti di mucchi di rami secchi, di fasci di canne, di lunghe pertiche. Ogni casa, simile a un guscio annerito, prende luce da piccole finestre e dalla porta aperta direttamente sul cortile.”
Si raggiungono così Monte Cuccureddu e Monte Omo che ospitano la centenaria pineta del Carmine che sovrasta il centro abitato, il cui impianto è narrato in maniera dettagliata e sentita:
“A nessuno sarebbe venuto in mente di mettere quei lampioni per le strade, uno ogni duecento passi…,ma una volta messi tutti approvavano. Così era stato per il Lavatoio, così fu per il mattatoio e così, infine, fu per la pineta, al punto che i bambini della scuola si assunsero l’impegno, dopo che i primi pini furono piantati attorno alla chiesetta del Carmelo di innaffiarli ogni giorno”.
Sempre Paese d’Ombre ci guida attraverso le attività tradizionali di Norbio: le grandi distese di ulivi di Balanotti e antichi frantoi che richiamano la coltura dell’olivo; i campi di grano che richiamano alla coltura cerealicola, i boschi che evocano l tradizione del legnatico e del carbone, gli alberi da frutto, i caprai e molto latro ancora. L’emozione e la suggestione letteraria è ancora più grande se si raggiunge il Parco di San Sisinnio dove enormi olivastri millenari, tra i più grandi d’Europa, con la loro maestosità sono i grandi silenziosi “guardiani del tempo” e ancora raccontano pagine scritte e da scrivere.
Tipologia percorso:
a piedi, in auto per i parchi
Tempo di percorrenza:
intera giornata
Cartina geografica
Da vedere
Chiesa di Santa Barbara
La Chiesa di Santa Barbara, con la chiesa delle Anime Purganti e l’oratorio di Nostra Signora del Rosario, forma la triade di chiese che si affacciano nella piazza principale del paese ed è la più antica di Villacidro (sec. XIII).
Lavatoio
Edificato nel 1893 nell’antico rione detto “Frontera de sa Mitza”, su disegno dell’ingegnere Enrico Pani, era parte di un progetto più ampio che comprendeva tutta la piazza antistante.
Montegranatico e museo archeologico
L'antico “monte del grano” dal 2003, ospita il "Civico Museo Archeologico Villa Leni”: uno spazio espositivo dove sono raccolti numerosi e originali reperti provenienti dalle località archeologiche più rilevanti della zona.
Parco Castangias
Al limitare con il centro abitato, l’area che accoglie attualmente il Parco di Castangias ospitava un tempo un bellissimo bosco di ciliegi, spaccasassi, noci e soprattutto castagni che davano il loro nome alla località.
Parco San Sisinnio
Uno spettacolo naturale di maestosa bellezza si respira in questo Parco di olivastri millenari, vero tesoro tra le tante ricchezze del patrimonio ambientale di Villacidro.
Piazza Zampillo
La piazza Zampillo è da sempre il cuore della cittadina; in essa confluiscono tutte le strade che scendono dai quartieri alti, che sono quasi abbarbicati alle ripide pendici della montagna, come i settori di un anfiteatro degradante verso la scena.
Pineta Carmine
Una bella e fitta pineta circonda la parte alta di Villacidro e ricopre per intero i versanti del Monte Omo e del Monte Cuccureddu sui quali si adagia la cittadina.