Dettaglio itinerario

Luoghi del gusto nel Paese d'Ombre

Emozionante viaggio gastronomico ripercorrendo i luoghi narrati dallo scrittore nella sua opera più importante, Paese d’ombre.

Toccando diversi aspetti di Villacidro descritti dal Dessì non può mancare un goloso itinerario che riserva speciali sorprese enogastronomiche, rievocando le abitudini alimentari degli abitanti di “Norbio”.

L’itinerario propone di rivivere le pagine del romanzo attraverso la visita ai luoghi narrati dallo scrittore villacidrese e la degustazione di pietanze descritte nell’opera, piatti tipici di una cucina sana e tradizionale, basata soprattutto su ciò che la terra offre a chi abilmente la coltiva.

Al visitatore vengono proposti così menù tipici con un’ampia scelta di pietanze, da quelle tradizionali a base dei prodotti offerti spontaneamente dalla natura generosa (asparagi, funghi, spezie…) e dall’antica tradizione contadina (vini, agrumi, ciliegie, olive,….) e pastorale (formaggi, carni...) a quelle artigianali con i prodotti unici delle piccole e medie aziende locali (pane, dolci, salumi, liquori…) che si sposano perfettamente con i sapori della terra. Da non perdere sono i tradizionali dolci con le mandorle (pabassinas, gueffus, …), le formaggelle profumate con la scorza d’arancia, o le gustose fette d’arancia bagnate con il Villacidro Murgia.

In molte occasioni i migliori ristoranti del paese, propongono piatti che richiamano le opere del Dessì; le sue pagine sono ricchissime di riferimenti gastronomici e da esse traspaiono i principi fondamentali della cucina tradizionale con riferimenti espliciti ad alcuni piatti semplici, apparentemente poveri ma dal sapore unico e inconfondibile.

Nelle citazioni letterarie riferire al cibo, dominano i prodotti semplici e genuini:

  • il pane consumato in tanti modi, abbrustolito e insaporito da un’oliva matura, con il formaggio, pane e cipolle…il pane sempre e comunque a base dell’alimentazione;
  • i formaggi,lo yogurt, l’olio, le olive, i cardi selvatici, le lumache, i funghi, gli ortaggi
  • le zuppe: povere e semplici: zuppa di fave e lardo, minestra di finocchio selvatico e formaggio fresco
  • le noci fresche, le mele renette, i corbezzoli, l’uva corniola, i mandarini, le arance, le ciliegie
  • i dolci della tradizione a base di mandorle, miele, aromi: il croccante di mandorle e zucchero, la mandorle tostate, le frittelle di miele
  • i liquori e i distillati: l’Acqua Tropeana o Villacidro Murgia , la Malvasia, l’Acquavite che si produceva in grande quantità a Villacidro
  • le carni: i tradizionali arrosti di agnello e maialetto, la selvaggina

Nelle pagine del Dessì il richiamo al cibo non è mai fine a se stesso ma, ha in se un forte legame con il mondo contadino, con i suoi rituali e ritmi fatti di fatica e di rispetto per la terra. Così il pane, non è solo cibo, ma è il frutto della concorde fatica di uomini e donne, e sembra uscire da un tiepido antro materno dopo una lavorazione che dura quanto è lunga la notte. E proprio perché così prezioso, il pane merita di essere, gelosamente custodito nella bisaccia del contadino e ritualmente avvolto in candidi tovaglioli di lino, tessuti magari da una anziana trisavola il cui ricordo si perpetua attraverso i simboli e i segni finemente ricamati.

Tipologia percorso:
a piedi o in auto

Tempo di percorrenza:
mezza giornata o intera giornata

Cartina geografica

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