Passeggiando nell’antico cuore della cittadina è possibile essere partecipi della sua storia visitando i monumenti e le chiese o semplicemente osservando le abitazioni private di grande pregio architettonico.

Diversi gli stili, i materiali utilizzati, la tipologia costruttiva che si riscontra passeggiando per le strade della cittadina. Partendo dalla parte bassa dell’abitato si può tracciare un percorso di scoperta attraverso singolari dettagli che raccontano secoli di storia dell’architettura tradizionale in Sardegna:

• nel rione San’Antonio sono ancora visibili e ben conservati gli antichi portali delle case contadine, con i grandi cortili interni e i muri in ladiri o mattone crudo;
• risalendo lungo la via Roma si susseguono settecenteschi e ottocenteschi palazzotti signorili, dalle eleganti e ricercate facciate, tra cui la casa Dessì e la casa Todde;
• nel centro storico è un pullulare di stili architettonici che si ritrova nei vari monumenti e nelle case private:
  lo stile gotico-catalano del presbiterio della parrocchiale di Santa Barbara;
• lo stile Liberty dell’elegante Lavatoio edificato a fine Ottocento, dalle forme floreali in ferro e ghisa che richiamano grande raffinatezza e gusto come l’imponente struttura del vicino Mulino Cadoni o le due logge dell’antico acquedotto adiacenti al Lavatoio;
• i tanti dettagli in Liberty, piccoli balconcini dalle ricercate ringhiere e decori nelle facciate delle case private;
• nei rioni più antichi della parte alta della cittadina non mancano le case in mattone crudo e pietra locale o quelle aggrappate alla roccia lungo la via Tuveri, la via Garibaldi, la zona del Carmelo e di Castangias. Qui in particolar modo la tipologia è quella delle piccole case addossate le une alle altre, case povere a ridosso della montagna.