Dettaglio luogo
Casa Todde
La casa fu fatta costruire da Giuseppe Todde, affermato economista e professore universitario, nato a Villacidro nel 1829 e morto nel 1897.
“…Un lord inglese, innestato sopra un tronco verde e sano di Sardegna”: così Edoardo Scarfoglio, in una corrispondenza da Iglesias, descrive lo studioso villacidrese. In questa casa il professore, nel 1882, ospitò il giovane Gabriele D’Annunzio che, insieme agli amici Edoardo Scarfoglio e Cesare Pascarella, visitò Villacidro durante un suo viaggio in Sardegna. Fu proprio in quest’occasione che il giovane D’Annunzio scrisse i versi che resero celebre la cascata “Sa Spendula”.
La casa ha una struttura avulsa dall’architettura tipica locale. Infatti il progetto originario, per volontà del professor Todde, traeva ispirazione dalle abitazioni dell’agiata borghesia toscana. Lo stesso Scarfoglio, nei suoi appunti di viaggio, paragona la casa Todde a una villetta toscana. Alcune modifiche, nel corso degli anni, ne hanno alterato l’aspetto originario, ma non hanno cancellato la sua particolarità ed eleganza.
Cartina geografica
Parole d'Autore
…Passò come un fulmine davanti alla casa del senatore, superò la palazzina fiorita del professor Todde e riuscì a frenare prima di piazza Frontiera, che attraversò al piccolo trotto molleggiandosi con stile perfetto su le ginocchia. Scese verso piazza Cadoni…
(Giuseppe Dessì, Paese d’ombre)
Esperienze
Case di pietra e di terra
Tra il fitto dedalo di viottoli ancora in acciottolato e le antiche scale di collegamento, si scorgono numerose case costruite con pietra locale, per lo più granito, o affannosamente aggrappate e addossate alle pareti rocciose, parte integrante delle stesse.